martedì 12 luglio 2011

Guerra all'ambiente!

Ogni volta che vedo il filmato di Mussolini che annuncia l'entrata in guerra dell'Italia resto sempre sgomento e fortemente stupito dalla folla in piazza Venezia che con ovazioni da stadio esulta per la notizia. Se non fosse una tragica verità storica ci si potrebbe anche trovare del comico e riderci su.
Oggi sembra incredibile che allora ci fosse un così gran consenso alla guerra. Nel sentire comune di allora, e non solo in Italia, la guerra era considerata uno strumento ordinario ed inevitabile per risolvere le controversie fra gli stati. La guerra si era sempre fatta, si pensava, come potrebbe essere che esista un mondo senza guerre? Il mondo per fortuna è un poco cambiato - non molto - ed ora, dopo la catastrofe della seconda guerra mondiale, il ripudio della guerra è almeno scritto nella nostra poco rispettata Costituzione.
In quegli anni essere pacifisti - dico solo pacifisti, e non necessariamente oppositori ai vari regimi - era assai impopolare (Sir Bertrand Russel finì in carcere per il suo attivismo contro la guerra nella democraticissima Inghilterra) ed il mondo così si avvio baldanzosamente verso la catastrofe della guerra.
Eccoci al dunque. Vedo un parallelo fra il disprezzo di inizio 900 da parte dell'opinione pubblica verso i pacifisti di allora ed il disprezzo che si avverte oggi verso gli ambientalisti.
Perché oggi la guerra non si fa piu fra stati civili, la guerra la si fa solo all'ambiente, depredandolo ed addomesticandolo non diversamente da quel che avrebbero voluto fare i nazisti con il resto del mondo, e con la sicumera di poter sempre vincere. Del resto si è sempre fatto così nella storia dell'uomo, perchè fare diversamente?
Beh, perchè l'ambiente non si lascerà più sconfiggere così facilmente. Meglio ritirarsi un po' e aprire una trattativa di pace.
Fino a che siamo in tempo.



se non i e che i pacifisti non avessero alcun peso sull'opinione pubblica.